Il termine giapponese SUMIE, significa letteralmente: pittura (E) ad inchiostro (SUMI).
Questa tecnica nacque in Cina nel X secolo e fu introdotta in Giappone nell’era Muromachi (1338-1573) dai
monaci Zen. Quest’arte si diffuse in Giappone in relazione alla diffusione del buddismo zen e i conseguenti
viaggi di studio intrapresi dai monaci giapponesi e cinesi, fra i due paesi. Dapprima quest’arte si diffuse nella
cerchia dei monasteri, acquisendo una sua specifica identità e conoscendo il suo periodo di massimo
splendore, per divenire poi, molto popolare tra i giapponesi e fondersi con la cultura locale, dando vita a una
scuola giapponese con caratteristiche proprie. Gli artisti più rappresentativi del mondo sumie nipponico
sono: Sesshu Toyo(1420-1506), Hasegawa Tohaku (1539-1610), Ogata Korin (1658-1716).