Itinerari Alpe Veglia

Il Parco Naturale Alpe Veglia (m 1750 slm) può essere raggiunto con diversi percorsi, che differiscono per l'altitudine a cui risalgono la Val Cairasca (fondovalle, mezzo, alto). L'itinerario più seguito è quello panoramico per l'Alpe Ciamporino, che utilizzando la seggiovia consente di risparmiare sul dislivello da percorrere a piedi. In ogni caso i tempi di percorrenza sono più o meno uguali per i tre itinerari qui proposti.

Sentiero di fondovalleper Ponte Campo lungo la strada trattorabile

TEMPO 1h30 - 2h
DISLIVELLO 100 m discesa, 430 m in salita da Ponte Campo
LUNGHEZZA 6 km
DIFFICOLTÀ Turistico

È il percorso tradizionale che segue l'antica strada mulattiera. Oltrepassato l'abitato di San Domenico (m 1420 slm) la strada asfaltata trattorabile scende lentamente, sfiorando prima le case di Quartina e poi inoltrandosi nei pascoli e boschi di Nembro. Giunti a Ponte Campo (m 1320 slm) termina la strada asfaltata e si attraversa il torrente Cairasca, portandosi così sul versante destro (idrografico) della valle. (A questo punto guardando verso monte si ha l'impressione che la Val Cairasca termini qui, nella conca di Nembro. Invece continua, e risalendo la profonda gola del torrente Cairasca arriva fino alla conca dell'Alpe Veglia).

Si prosegue dritto per la strada sterrata. In lenta salita si attraversa un rado bosco di larici, e poco dopo essere usciti allo scoperto si raggiunge la sbarra, che limita l'accesso ai soli mezzi fuoristrada autorizzati.La strada inizia ora a salire rapidamente con una serie di secchi tornanti, fino ad affacciarsi sulla sottostante profonda vallata del torrente Cairasca. Segue ancora un'altra salita e qualche tornante, e finalmente si arriva alla Cappella del Groppallo (m 1723 slm). Un po' prima di raggiungere la Cappella si incontra sulla sinistra il bivio per il sentiero che porta all'Alpe Vallé. Dal Groppallo si prosegue in falsopiano, costeggiando la stupenda e grandiosa forra scavata dal torrente che scorre un centinaio di metri più in basso. L'ambiente è severo e selvaggio: davanti s'intravedono già le cime di Veglia, mentre alle spalle si ha una bella vista sul gruppo del Cistella e sulla conca di Nembro (Durante la stagione invernale questo tratto è molto pericoloso e difficilmente percorribile a causa delle valanghe).

 Si raggiunge poi un muretto in pietra con una croce ed un cancello in legno delimitante il territorio dell'Alpe Veglia (Qui è presente un'area di sosta con alcuni tavoli e panche in legno). Proseguendo si incontra sulla sinistra la casa ;La Porteia quot;, e subito dopo aver oltrepassato il ponte in pietra si raggiunge un bivio, o meglio la strada che percorre ad anello tutta la piana dell'Alpe Veglia circuito dell'Alpe Quindi una strada vale l'altra; comunque per brevità girare a destra per raggiungere gli abitati La Balma" Cornù mentre svoltare a sinistra per andare a Cianciavero Aione Ponte ed Isola Scegliendo la strada di sinistra, dopo aver superato un piccolo dosso si può finalmente ammirare l'Alpe Veglia in tutta la sua bellezza ! Improvvisamente la stretta ed angusta valle si apre nella verde piana racchiusa dalle cime che le fanno corona. A sinistra su una piccola altura c'è il caratteristico abitato di Cianciavero, mentre a destra si trova la chiesa dell'Alpe intitolata a San Giacomo.

Lago Bianco e Cianciavero

Chiesetta Alpe Veglia

Ponte entrata Alpe Veglia

Sentiero dei fiori: Partire  da Ciamporino

TEMPO 1h15 - 1h45
DISLIVELLO 555 m salita in seggiovia + 71 m salita a piedi + 296 m discesa
DIFFICOLTÀ Turistico

Questa è la variante più panoramica per raggiungere l'Alpe
Veglia, ed anche la meno faticosa se si sceglie di percorrere il primo tratto in seggiovia.
Si hanno 2 possibilità per salire all'Alpe Ciamporino:
In seggiovia: dal piazzale di San Domenico (dove c'è la fontana) scendere per circa 50 metri lungo la strada asfaltata,
A piedi: portarsi all'altezza dell'albergo Bosco delle Fate. Da qui iniziare a salire per la strada, inizialmente asfaltata ed in seguito sterrata, fino a raggiungere l'Alpe Ciamporino.
Arrivati all'Alpe Ciamporino si possono effettuare escursioni e passeggiate, fare tappa al Rifugio 2000 oppure proseguire per l'Alpe Veglia con il comodo ed ampio sentiero panoramico. Dal punto di arrivo del secondo tronco di seggiovia girare subito a sinistra (indicazioni) ed iniziare a scendere per prati, passando alla sinistra della partenza di uno skilift. Seguendo il sentiero si oltrepassa un piccolo avvallamento e si prosegue poi in piano fra prati e radi larici.

discesa fino ad attraversare il Rio Croso a quota m 1850 slm. Alle spalle si vede ancora l'Alpe Ciamporino.La salita riprende: con erti gradoni si arriva ad una sella, e con un altro tratto di salita si raggiunge prima la piccola cappella di San Silvestro, e poco più avanti un ampio spiazzo erboso contraddistinto da una croce ed un altare in pietra. Da qui si gode un'ottima vista sulla parete NE del Monte Leone. Il piccolo tabernacolo fu eretto nel 1990 dal Gruppo Alpini di Varzo e Trasquera, e si trova a circa metà strada fra l'Alpe Ciamporino e l'Alpe Veglia, proprio sotto le Torri di Veglia. Nei pressi della cappellina, fra erba e pietre, sgorga una fresca sorgente da un canalino in legno.

Ciamporino

Si continua in lenta discesa e, facendo attenzione a non seguire le tracce di sentiero che si diramano a destra, si raggiunge un promontorio erboso con il cartello che segna l'inizio del parco naturale Alpe Veglia Devero. Finalmente si vede la piana dell'Alpe Veglia, ed in particolare l'abitato di Cianciàvero. In basso è possibile invece osservare il tratto della strada mulattiera che dalla Cappella del Groppallo arriva all'Alpe Veglia costeggiando la montagna.

Il sentiero perde rapidamente quota per irti prati, e dopo aver passato un piccolo muro a secco  entra nell'area dell'Alpe Veglia. Segue un tratto in discesa attraverso un rado bosco di larici che porta alle sottostanti baite dell'alpeggio La Balma.

Si attraversa l'abitato in direzione NO portandosi nei pressi di un grosso masso erratico, alla cui sommità spicca un croce (Il masso viene utilizzato come palestra di roccia). Lasciato il masso sulla sinistra si raggiungere in lieve salita una sella erbosa. Qui un sentiero scende attraverso il bosco fino alla bella cascata del Rio Frua, per poi ricongiungersi con la strada che percorre ad anello la piana del Veglia ("Circuito dell'Alpe Veglia"). 
Attraversando il ponte, sulla destra ci ritrova ai piedi della località Cornù, con l'Albergo Lepontino, il Rifugio CAI Arona e più avanti l'Albergo della Fonte. Continuando per la strada si incontrano poi via via gli altri gruppi di baite della piana del Veglia (Isola, Ponte, Aione, Cianciavero, La Balma) fino a richiudere l'anello.

Cascata della Froa 

Le Marmitte dei Giganti

Salendo da Ponte Campo si arriva ad un muretto in pietra che rappresenta l’ingresso alla Piana di Veglia.  Seguendo la stradina che entra nella valletta del torrente omonimo dove partono diversi itinerari, tutti ben indicati. Proseguendo per il grazioso paesino Cianciavero, costituito da case in pietra, si ragiunge le marmitte dei giganti, formate da millenni di erosione fluviale, in circa 20-30 minuti.


Lago d’Avino (2246 m)

Proseguende dalle Marmite (sentiero F 30 ) si puo' salire al lago d'Avino, durata circa 2 ore. Situato in una conca ai piedi del versante orientale del monte Leone, era originariamente un laghetto alpino naturale, in seguito trasformato in bacino artificiale per la produzione di energia elettrica. Il toponimo deriva probabilmente da “lago d’arvina”, con il significato di “rovina”, riferito al vasto pendio detritico circostante e venne poi variato in “divino” o “da vino” Dopo la radura erbosa di Pian Cucco un ripido canalone porta al piano sottostante la diga, dal cui muro si può finalmente ammirare lo spettacolo dei contrafforti del monte Leone riflessi nel lago.

Lago Bianco (2157 m)

Piccolo lago di origine glaciale, è situato sopra il bellissimo pianoro di Pian dul Scricc. La sua particolarità sta nelle rocce giallastre che lo circondano, affiancate da una flora molto particolare, e nel limo e nella sabbia biancastra del fondale. Per raggiungere il lago si parte dalla frazione Cornù, nella conca del Veglia, si sale oltre il rifugio del CAI e da qui si imbocca il sentiero indicato dalla segnaletica a strisce della Grande Traversata delle Alpi. Dopo aver deviato a sinistra, si prosegue nel bosco di larici e rododendri, fino ad arrivare in prossimità di uno smottamento; da qui, superati altri tornanti, una valletta e un ultimo tratto pianeggiante, ci si trova infine di fronte al lago.

Lago  Bianco e  sullo sfondo  il  Monte Leone 3554  mt