IL SENTIERO DEI FIORI

Luogo di Partenza :  Ciamporino

 Ciamporino - Porteia ad Maror - La Balma - ALpe Veglia
TEMPO 1h15 - 1h45
DISLIVELLO 555 m salita in seggiovia + 71 m salita a piedi + 296 m discesa
DIFFICOLTÀ Turistico

Questa è la variante più panoramica per raggiungere l'Alpe
Veglia, ed anche la meno faticosa se si sceglie di percorrere il primo tratto in seggiovia.
Si hanno 2 possibilità per salire all'Alpe Ciamporino:
In seggiovia: dal piazzale di San Domenico (dove c'è la fontana) scendere per circa 50 metri lungo la strada asfaltata,
A piedi: portarsi all'altezza dell'albergo Bosco delle Fate. Da qui iniziare a salire per la strada, inizialmente asfaltata ed in seguito sterrata, fino a raggiungere l'Alpe Ciamporino.
Arrivati all'Alpe Ciamporino si possono effettuare escursioni e passeggiate, fare tappa al Rifugio 2000 oppure proseguire per l'Alpe Veglia con il comodo ed ampio sentiero panoramico. Dal punto di arrivo del secondo tronco di seggiovia girare subito a sinistra (indicazioni) ed iniziare a scendere per prati, passando alla sinistra della partenza di uno skilift. Seguendo il sentiero si oltrepassa un piccolo avvallamento e si prosegue poi in piano fra prati e radi larici.

discesa fino ad attraversare il Rio Croso a quota m 1850 slm. Alle spalle si vede ancora l'Alpe Ciamporino.La salita riprende: con erti gradoni si arriva ad una sella, e con un altro tratto di salita si raggiunge prima la piccola cappella di San Silvestro, e poco più avanti un ampio spiazzo erboso contraddistinto da una croce ed un altare in pietra. Da qui si gode un'ottima vista sulla parete NE del Monte Leone. Il piccolo tabernacolo fu eretto nel 1990 dal Gruppo Alpini di Varzo e Trasquera, e si trova a circa metà strada fra l'Alpe Ciamporino e l'Alpe Veglia, proprio sotto le Torri di Veglia. Nei pressi della cappellina, fra erba e pietre, sgorga una fresca sorgente da un canalino in legno.

Si continua in lenta discesa e, facendo attenzione a non seguire le tracce di sentiero che si diramano a destra, si raggiunge un promontorio erboso con il cartello che segna l'inizio del parco naturale Alpe Veglia Devero. Finalmente si vede la piana dell'Alpe Veglia, ed in particolare l'abitato di Cianciàvero. In basso è possibile invece osservare il tratto della strada mulattiera che dalla Cappella del Groppallo arriva all'Alpe Veglia costeggiando la montagna.

Il sentiero perde rapidamente quota per irti prati, e dopo aver passato un piccolo muro a secco  entra nell'area dell'Alpe Veglia. Segue un tratto in discesa attraverso un rado bosco di larici che porta alle sottostanti baite dell'alpeggio La Balma.

Si attraversa l'abitato in direzione NO portandosi nei pressi di un grosso masso erratico, alla cui sommità spicca un croce (Il masso viene utilizzato come palestra di roccia). Lasciato il masso sulla sinistra si raggiungere in lieve salita una sella erbosa. Qui un sentiero scende attraverso il bosco fino alla bella cascata del Rio Frua, per poi ricongiungersi con la strada che percorre ad anello la piana del Veglia ("Circuito dell'Alpe Veglia"). 
Attraversando il ponte, sulla destra ci ritrova ai piedi della località Cornù, con l'Albergo Lepontino, il Rifugio CAI Arona e più avanti l'Albergo della Fonte. Continuando per la strada si incontrano poi via via gli altri gruppi di baite della piana del Veglia (Isola, Ponte, Aione, Cianciavero, La Balma) fino a richiudere l'anello. 

Luogo di partenza: Alpe Ciamporino (raggiungibile da San Domenico in seggiovia). San Domenico a sua volta è raggiungibile dalla Stazione FS di Varzo con servizio Prontobus
Itinerario: Alpe Ciamporino - Porteia ad Maror – La Balma – Alpe Veglia
Dislivello: 100 m in salita, 320 m in discesa
Lunghezza: 6 km (per la sola andata)
Tempo: 2 h 00 min
Difficoltà: E (media). Attenzione! Ci sono alcuni tratti esposti attrezzati con catene. Non sono per niente difficili ma potrebbe risultare fastidioso a chi soffre di vertigini.
Sentiero: F50

Si tratta del sentiero di accesso all’Alpe Veglia dall’Alpe Ciamporino. Lungo il percorso, alcuni pannelli divulgativi illustrano le peculiarità della flora del Parco, aiutano nell’individuazione delle specie e forniscono informazioni sugli straordinari meccanismi di adattamento delle piante alle severe condizioni ambientali dell’alta montagna.

Le Alpi sono la regione floristicamente più ricca d’Europa: un mondo da scoprire.
I deboli dislivelli, l’accurata manutenzione del sentiero, l’ampio sguardo sul Monte Leone, l’arrivo in Veglia dall’alto sono elementi di pregio escursionistico e paesaggistico.

Attenzione quando arrivate a Ciamporino non fatevi attrarre dall’evidente traccia che traversa a mezza costa molto più alta: è il tracciato dell’acquedotto…non vi porta da nessuna parte!

Dalla stazione di arrivo della seggiovia bisogna prendere subito a sinistra e scendere leggermente fino ad attraversare un ruscello. Da qui inizia un lungo percorso a mezza costa con alcuni sali e scendi con splendida vista sulla gola del Torrente Cairasca fino raggiungere la Porteia ad Maror, punto di ingresso nel Parco. Da qui il sentiero comincia a scendere nel bosco, si supera il bivio per Pian Stalaregno e si raggiunge La Balma e quindi la Piana di Veglia.